
Negli ultimi anni la pesca ha vissuto un periodo di cambiamento, sia nelle tecniche che per le potenziali prede insidiabili. I fiumi sono stati presi d’assalto dalle nuove specie alloctone che pian piano stanno diventando delle prede costanti per i pescatori italiani. Tra queste l’aspio ha appassionato moltissimi lanciatori sia nell’ambito del mondo pesca a mosca che per gli “spinners” affascinati della violenta “bomba” in canna che questo predatore regala. Per gli amanti dello spinning è stato semplice appassionarsi a pesci che hanno dimensioni superiori ai 70cm ed amano buttarsi in corrente regalando mangiate mozzafiato ed ottimi combattimenti. Ci sono 2 scuole di pensiero una che indica l’Aspio come un pesce poco sportivo e poco combattivo, e poi c’è gente come il sottoscritto che ha avuto ottimi combattimenti in piena corrente con pesci che si aggirano dai 3 ai 4 kg di peso in grado di mettere a dura prova l’attrezzatura, utilizzando la corrente come energia verso la libertà. C’è da dire che anche a me è capitato di prendere capi di dimensioni elevate in zone ad acqua ferma e devo essere sincero, la forza contraria che si percepisse nel combattimento è notevolmente minore a quella percepita in piena corrente. Basta guardare la fisionomia di questo ciprinide per capire che è strutturato per essere idrodinamico, è che è un agile nuotatore correntizio.
Tralasciando il periodo invernale e la prima primavera, prendiamo in esame il periodo compreso tra l’inizio dell’estate e il tardo autunno, presso i grandi fiumi popolati dall’Aspius Aspius. Generalmente in questo periodo caldo il fiume si abbassa di livello, e di conseguenza gli spot pescabili diventano facilmente individuabili. L’Aspio di taglia è un predatore che ama cacciare durante i cambi di luce, l’albeggio ed il tramonto sono periodi fantastici, i grossi capi entrano in caccia e se battiamo le zone dove staziona lo strike è assicurato. Gli spot da prendere in considerazione sono i posti dove si rifugia il baitfish come giri d’acqua con buona profondità, sponde con piante in acqua che rallentano il flusso, prismate, pocket che interrompono la corrente, pontili ed ormeggi e tagli d’acqua tra corrente ed acqua ferma. Il mattino è ottimo sino ad una certa ora, appena il sole è alto e scalda le difficoltà di cattura aumentano notevolmente. Delle catture possono essere comunque effettuale optando per una pesca di ricerca più mirata. Entrando nel discorso attrezzatura, bisogna optare per canne con potenza media diciamo sui ¾ oz circa 20 gr. da casting o da spinning a seconda del gusto personale in assenza di vento se si ha manualità con il mulinello da baitcasting si guadagna in precisione e delicatezza della presentazione. Ottimo l’utilizzo della treccia di potenza media, diciamo 15/20lb. con finale in fluoro, va considerata l’azione della canna che non deve avere una rigidità esasperata ma deve comunque garantire la gestione dell’esca in corrente. Per quanto riguarda le esche possiamo optare per moltissime soluzioni, se peschiamo in prossimità di acqua che tende a rallentare notevolmente quasi fermandosi le esche top water oltre a garantire un buon numero di mangiate, regalano diversi strike. E‘ molto importante avere un’attrezzatura che garantisca lanci a lunga distanza, dobbiamo far passare le nostre esche vicino alle strike zone altrimenti rischiamo di non avere attacchi, e nei grandi fiumi se si pesca da riva o in wading la distanza tra pescatore e spot è elevata. Possiamo optare per wtd, popper, wake bait, flutter e noise lure. Le gorgate a galla dell’aspio sono davvero emozionanti, a volte e meglio ricercare un minor numero di mangiate pescando in superficie ma con un coefficiente emozionale altissimo, adrenalina a mille! Ottime anche sassaie e prismate che offrono riparo al foraggio, possiamo affrontarle con lipless, jerkbait e metaljig i grado di fronteggiare la corrente, le mangiate verranno percepite in modo secco e dobbiamo assicurarci di avere ami o ancorette di altissima qualità altrimenti i pesci slamati saranno molti.
La mangiata in corrente è molto veloce è l’aspio si avventa sull’esca nei primissimi centimetri del recupero, alta attenzione e attrezzatura di qualità aumentano notevolmente gli strike. Altre zone ottime anche in ore centrali sono le piante in acqua ed i tronchi sommersi, vanno affrontati con artificiali in grado di farci pescare molto vicini all’ostacolo, gli attacchi devono avvenire poco dopo l’inizio della fase di recupero, quindi più si è “sull’ostacolo” maggiori sono le chance. Man mano che la luce cala gli aspi ritornano ad aumentare il logo grado di attività, sino a raggiungere un picco (dipende dal mese) verso l’ultima ora di luce. Avvertiremo che siamo molto vicini a loro dal rumore delle loro “tombinate”, fanno veramente del gran baccano e se sono pesci di mole è impossibile non accorgersi della loro presenza. Al tramonto aiutati dalla luce bassa, mi piace pescare nei tagli di corrente dove si notano le sagome dei grossi aspi, in questo magic moment si hanno attacchi da cardiopalma, possiamo pescare a galla, con lipless, cranck e metaljig ed ondulanti. E‘ il momento in cui possiamo pescare molto “power” con recuperi veloci in grado di sollecitare la reazione dei grossi capi in frenesia alimentare. Bisogna essere pronti ad avere diverse slamature, ed a vedere pesci seguire senza la successiva bomba senza disperare perché, la mangiata può avvenire anche sotto i piedi! L’aspio pescato in fiume è una grande cattura che molti spinner come me amano, ma che ancora appare come pesce di serie B per chi non ne ha apprezzato le qualità. Ormai è una realtà delle nostre acque e ne troviamo in quantità e in dimensioni “oversize”, come apprezzarlo? semplice basta farsi contagiare dalla River Aspius Mania.
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