
Con un gruppetto di fidati amici organizziamo un week end lungo in mar Baltico a pesca di lucci. Periodo prescelto: prima settimana di ottobre. Capite le date bisogna decidere dove andare, ora siamo italiani, ci piace la bella vita, amiamo la buona cucina quindi tutto ci porta a contattare Piero Ometto. Lo chiamo al telefono e mi conferma la disponibilità per il periodo prescelto, perfetto si parte verso il TARGETFISHIHG Lodge
Il viaggio inizia da Padova direzione Bergamo Orio al Serio per atterrare a Stoccolma Skavsta, pernottamento in albergo e la mattina seguente sveglia di buon ora, noleggio della macchina e via verso Vastervik dove nel lodge ci sono Francesco e Nicole che ci accolgono a braccia aperte. Scaricate le macchine dopo poco ci dirigiamo all’imbarcadero prepariamo l’attrezzatura e siamo pronti. Francesco ci indica dove andare a pescare e noi ubbidiamo.
Ce un bel po di vento che soffia rendendo la pesca non proprio agevole comunque a fine giornata un po di pesci sono in barca. Alla sera rientriamo al lodge dove dopo una veloce doccia ci viene servita una cena fantastica, premetto che nel gruppo cerano due estremisti, un vegetariano ed un carnivoro, quindi Nicole si è dovuta rompere parecchio le scatole per assecondare questi due pessimi elementi. Finita la cena Francesco ci da una bruttissima notizia, la peggior notizia che un pescatore del baltico può ricevere, RAGAZZI DOMANI ARRIVA VENTO FORTE DA NORD, e soffierà per molti giorni.
Questo tipo di vento nei primi giorni del suo arrivo ha la prerogativa di bloccare quasi completamente l’attività predatoria dei lucci. Questa notizia non ci voleva proprio ma al mattino seguente carichi come molle ripartiamo alla ricerca del big pike, scegliamo le zone dove il vento ci fa driftare alla giusta velocità e battiamo parecchie centinaia di metri di canneto pescando molto bene ma con scarsi risultati, solo al mattino presto quando il vento non è ancora teso prendiamo qualche pesce ma siamo molto lontani dallo standard del Baltico, un po sconsolati arriviamo a sera dove le nostre ferite vengono curate dalle fantastiche cenette che ci prepara Nicole. Faccio un appunto che può sembrare scontato, la scelta della compagnia con cui si fanno i viaggi di pesca è fondamentale, fin che tutti prendono pesce la cosa non ha un grande valore ma quando le cose si fanno difficili è li che vengono fuori i problemi, il poco catturare spesso va a creare nervosismi, tensioni e spesso in litigi, be questo per fortuna non è successo a noi, anzi siamo stati un gruppo fantastico dove più la pesca si è fatta dura e più ci siamo sostenuti l’un l’alta riuscendo comunque a divertirci, quindi un grazie doveroso a Willy, Gianluca, Marco, Alessandro e Luca.
Torniamo alla pesca, è l’alba di un altro giorno e partiamo sempre carichi di aspettative, la barca è composta da Luca e Marco stanno pescando con coda intermedia e mosche grandi in flash su di una baietta un po protetta dal vento, luca lancia, fa affondare un po la mosca ed alla prima strippata finalmente esce il motivo del nostro viaggio, un 107 ha aggerdito con veemenza la sua mosca, combattimento, guadinata foto di rito e immediato rilascio. La cosa piu buffa di questo pesce è stato il costatare che all’interno della sua bocca spuntava una coda di un lucciotto fagocitato qualche momento prima!!!!
Per le altre barche la giornata prosegue con qualche incontro di pesci con taglie sempre modeste, tanto che alla sera io ed il mio compagno di barca decidiamo di andare a cacciare qualche persico reale su di una baia che ne era letteralmente farcita, la baia era ben protetta dal vento quindi dei lenti drift ci hanno permesso di catturare dei bei pesci che aggredivano con veemenza dei grossi clouser montati su amo del 2/0, pesca divertentissima.
Anche questo giorno volge al termine e ci dirigiamo al lodge, cena di rito e poi arriva come una luce divina la telefonata del patron Piero Ometto che mi avvisa di aver trovato due barche a nostra disposizione nel famosissimo lago Sibbo e mi ordina letteralmente di andare, io e la compagnia non possiamo fare altro che accettare e la mattina seguente alle cinque siamo già in viaggio con Francesco che con enorme professionalità ci accompagna nelle tre ore di viaggio che ci separano dal lago. Finalmente arriviamo, l’immenso Francesco che non finiremo mai di ringraziare ci da le ultime delucidazioni su come affrontare il lago e partiamo per le poche ore di pesca che ci separano dal volo di rientro, scegliamo un paio di zone in cui il vento sempre costante sbatte su canneti con drop profondo tre quattro metri, Piero in precedenza mi ha consigliato di usare coda intermedia e mosche piombate ed il suo sapere non ha tradito, dopo poco i pesci hanno cominciato ad attaccare con buona frequenza i nostri artificiali facendoci assaggiare le potenzialità della Svezia e del Sibbo in particolare, anche i compagni un po meno esperti hanno avuto pesci in canna e mangiate costanti, in particolare una lode va al fotografo di professione Alessandro Belluscio che alla sua prima esperienza di pesca al luccio ha portato a guadino un bellissimo 98 che è stato fotografato e rilasciato con tutte le cure. Purtroppo alle 14 dovevamo trovarci all’imbarcadero per caricare le macchine e dirigerci verso l’aeroporto, quindi con grande fatica abbiamo abbandonato il lago con i pesci in piena attività.
Per questa vacanza tutti hanno pescato con canne nove piedi per la nove o per la dieci, BIG MAMA e BIG DADDY hanno dato il loro ottimo contributo in pesca rendendo piacevole l’azione di lancio con grossi artificiali in presenza di forte vento, anche le code di topo con i profili appositamente studiati ci hanno facilitato e non poco la vita, quindi consiglio vivamente a chiunque voglia provare questa esperienza a non usare attrezzatura adattata ma di calibrarsi a dovere per poter sfruttare al meglio le occasioni, anche perchè in queste zone il pesce della vita ci aspetta proprio vicino a quel canneto li……….
Conclusione, muoversi appoggiandoci ad organizzazioni capaci e professionali spesse volte danno la serenità e la garanzia che tutto quello che potrà essere fatto per farci divertire verrà tentato, contro un meteo avverso non si può fare nulla, a meno che non si conosca Piero Ometto.
Pictures by Alessandro Belluscio: https://www.facebook.com/alophotographer/