
Previsioni meteo favorevoli, canna, mulinello e treccia nuovi da testare, una Smith…….. un Van Staal…….e treccia Quantum 45Lbs… impossibile rimanere a terra.
Non senza difficoltà armiamo il gommone e prendiamo la via del mare, che in realtà non è così calmo come ci aspettavamo, ma ormai siamo carichi, le aspettative sono tante. Iniziamo la giornata seguendo le mangianze dei tombarelli, ma in breve tempo capiamo che stiamo perdendo tempo, riusciamo infatti ad allamare solo uno sgombro di discrete dimensioni, ma ovviamente non siamo qui per questo, e allora prua al mare e via in cerca del nostro obiettivo di giornata: i Tonni Rossi.
Ad aiutarci, come sempre nella ricerca delle mangianze, i nostri fidati amici gabbiani, che non si fanno attendere troppo. Con calma li avviciniamo e con grande stupore, dato che eravamo partiti nella ricerca da pochi minuti, capiamo dagli spruzzi dei pesci che non si tratta dei soliti tombarelli, ma di qualcosa di decisamente più grande, forse proprio i tonni. Senza farci sopraffare dall’entusiasmo, aggiriamo la mangianza e ci portiamo a favore di vento, così da essere più efficaci nel lancio e non dover continuamente correggere la rotta. A questo punto però l’adrenalina è palpabile, Matteo imbraccia la nuova Smith e scocca un lancio siderale: è perfettamente in mezzo ai pesci.
Metto la folle e imbraccio anche io la mia Smith WRC, non sto più nella pelle e scaglio anche io l’esca tra i pesci; non faccio in tempo ad iniziare la mia azione che Matteo, in un misto di euforia eccitazione e meraviglia, urla: “ce l’ho!!“. Ottimo… penso, tiro su al volo l’esca e mi metto alla guida, ma appena inizio a recuperare, sento che qualcosa si porta in giro la mia esca: cavolo deve essere lui, e adesso??. Per fortuna o sfurtuna, lasciando morbido il filo il pesce non si allama, e posso così recuperare la lenza e mettermi alla guida.
Con poco sforzo, il pesce è già sotto il gommone, e pensiamo si tratti di un tonno intorno ai 15/20 kg, pesce che sarebbe già oltre le nostre aspettative per il prototipo di canna con cui Matteo sta combattendo, ma appena finito di pensare questa cosa, il tunnide fa una delle sue proverbiali sfuriate e guadagna inesorabilmente metri e metri di lenza, rimanendo sempre in verticale sotto di noi.
Con il passare del tempo, ci è evidente che alla nostra Crazy Sand Eel si è attaccato un pesce di dimensioni inaspettate, la canna è flessa fino al manico, il cimino costantemente in acqua, e il nostro pensiero va alla treccia ed al terminale, pensati per contrastare i tonni intorno ai dieci chili che nell’uscita precedente avevano snobbato le nostre esche, forse perchè troppo grandi.
Il combattimento è un misto di paura sudore e fatica, lui non molla un attimo, Matteo tiene la canna con tutta la sua forza e si vede… il pesce è in canna da più di mezz’ora e ancora il cimino non è uscito dall’acqua. Stremato, mi passa la canna per recuperare un po’ di energie, ma pare che le recuperi anche il tonno perchè rimane in profondità, senza che possa fare granchè per contrastarlo. Il mulinello è pazzesco, sotto trazione non si percepisce lo sforzo praticamente a secco ed in pesca si fa la stessa fatica… incredibile! Il Van Staal VR150 vale ogni euro che costa, ogni particolare è fatto per il lavoro duro, frizione potentissima e componenti indistruttibili per i tonni una vera macchina da guerra.
Dopo circa un’ora e mezza di tira e molla senza risultati, a Matteo si chiude la vena e dichiara:”basta, adesso non gli do più un metro e lo pompo come un pazzo, come va va”. Poco a poco, e con la canna che sembra dover esplodere da un momento all’altro, finalmente il pesce emerge, e davanti a noi compare un tonno enorme, 154 cm di potenza pura!