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SPINNING AL CAVEDANO, APPROCCIO ED AVVICINAMENTO ALLO SPOT

SPINNING AL CAVEDANO, APPROCCIO ED AVVICINAMENTO ALLO SPOT

da Manuel Azzan / lunedì, 10 Febbraio 2020 / Pubblicato il Blog
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Come già anticipato, il cavedano è un predatore molto sospettoso, scaltro ed attento non solo alle presentazioni delle nostre esche, ma anche a tutto ciò che lo circonda. Appena nota che qualcosa non va, smette di alimentarsi o nel peggiore dei casi fugge, spesso spaventano altri pesci nelle vicinanze.

Come possiamo far sì che questo non accada?

La chiave sta tutta nell’avvicinamento e nell’approccio allo spot.

– L’AVVICINAMENTO

Una cosa che consiglio molto caldamente è quella di evitare ogni rumore forte o movimento brusco in questi casi. Bisogna fare attenzione a dove si mettono i piedi, perché spesso accade che un piccolo rumore faccia allarmare il pesce che stiamo cercando di insidiare.

Bisogna avere molta calma, movimenti cauti, non veloci, in modo tale da non mostrarsi più di tanto agli occhi del predatore, sono animali molto suscettibili a questi fattori.

Un’altra cosa che consiglio è quella di utilizzare ogni ostacolo a nostra disposizione per non dare troppo nell’occhio. “Nascondersi” dietro a qualche cespuglio, ramo, albero o struttura di vario tipo è un punto a nostro favore, sembra una stupidaggine, ma bisogna provare per credere!

SPINNING AL CAVEDANO, APPROCCIO ED AVVICINAMENTO ALLO SPOT

– L’APPROCCIO ALLO SPOT

Quando si pesca a vista, la prima cosa da fare è capire cosa sta facendo il pesce. Se sta bollano, si sta cibano di insetti sotto la superficie dell’acqua, oppure è in una vera e propria fase predatoria. Questa valutazione è molto importante, perché determina la tipologia di esca che andremo ad utilizzare. Logicamente, se un pesce si sta cibando di insetti, non è una scelta molto azzardata quella di lanciarci in testa una hard bait di grosse dimensioni, anzi, così facendo si rischierebbe di spaventare il pesce.

In casi come questo, la scelta migliore è utilizzare una ninfa, un’imitazione di un invertebrato acquatico che, più o meno, somigli a ciò di cui si ciba il cavedano.

Quando un pesce sta cacciando invece, la prima esca a cui penso è una piccola Hard Bait, il Power Tail per esempio, un’esca di piccole dimensioni, ma abbastanza compatta e pesante da coprire distanze di lancio ragguardevoli. Il Power Tail non è altro che l’imitazione di un piccolo pesce foraggio che fugge dal predatore, emettendo molte vibrazioni grazie alla sua coda piatta posta infondo al corpo dell’esca, un’ottima scelta in queste situazioni.

Vale la stessa cosa per piccoli jerkbait, ottimi anche loro. Soprattutto perché il cavedano predilige più dei recuperi erratici e con molte sbandate piuttosto che un recupero lineare.

Quando il cavedano invece sta bollando, magari sotto le fronde di alcuni alberi, solitamente si sta cibando di insetti che cadono dalle foglie dentro l’acqua. Quindi, l’esca migliore a parer mio sono i Terrestrial, che concettualmente nascono per la pesca a mosca, ma adattate allo spinning Ultralight, in modo da essere lanciabili nonostante la loro leggerezza. Si possono utilizzare anche piccoli Wtd o Popper in queste situazioni.

Consiglio inoltre questa tipologia di pesca top water in giornate ventose, dal momento che gli insetti vengono fatti cadere dalla vegetazione proprio a causa del vento, il cavedano dunque, con queste condizioni tende ad essere meno selettivo!

Spero che questi consigli siano stati utili ed interessanti!

Detto ciò, non resta che provare e farci sapere com’è andata!

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Taggato in: come pescare cavedano

Su Manuel Azzan

La passione per la pesca mi è stata trasmessa da mio padre quando ero solo un bambino. Da allora, è diventata la mia maniera per separarmi da ogni problema. Perdersi nelle piccolezze della natura, nei dettagli di un ambiente, di un animale, di qualcosa di vivo e che mi fa sentire vivo... La pesca è rispetto, la pesca è confronto, la pesca è osservare. È un vero e proprio stile di vita.

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