

La mia pesca al siluro di notte inizia sabato 30 maggio 2020, arriviamo sullo spot scelto attorno alle 16.00, una riva scoscesa dalla quale si arriva ad uno spiazzo comodo dove posizionare le nostre canne da breakline, tenda e quanto necessario per essere in pesca con la massima efficienza.
Il fiume dopo le piogge dei giorni precedenti, si è ingrossato molto, l’acqua è diventata molto sporca tutto lascia presagire che avremo compagnia durante le ore più buie. I baffoni entrano in caccia.
POMERIGGIO:
E’ il momento di montare il “campo base” per la pesca al siluro di notte, come dicevo durante le sessioni in notturna nulla va lasciato al caso, gli accessori quali lampade da terra e da testa, materassini per la misurazione di eventuali big. Ovviamente non può mancare una robusta tenda che possa ripararci anche da improvvise intemperie.
Preparato tutto saliamo sul gommone per una accurata sessione di ecoscandaglio della sponda opposta per scegliere i punti più promettenti, cambi di fondale più o meno marcati, qualche radice o struttura importante dove pensiamo possa passare qualche bel pesce.
Preparate le break caliamo cinque canne con estrema cura a varie profondità. Per le mie montature, utilizzo solo materiale Black Cat perché mi assicura un affidabilità ottimale grazie alla qualità dei materiali.
Ci prepariamo alla notte, non prima di aver gustato una grigliata veloce che è il giusto complemento ad ogni pescata tra amici, il vero valore aggiunto della pesca.
NOTTE:
Nella prima parte della notte abbiamo diversi attacchi di pesci di medio-piccola taglia che comunque ci tengono sempre impegnati tra salpaggi e riposizionamento delle canne.
Poco dopo la mezzanotte, l’attività rallenta del tutto, decidiamo di rilassarci nelle nostre tende con quella sensazione che, solo il pescatore può sentire, quel senso di un incombente sorpresa, come il presagio che un big fish si sia messo in azione
Biiiippp!!! L’allarme suona impazzito! Siamo alle prime luci dell’alba e la mia canna ha sbrekkato, è piegata all’inverosimile sul picchetto, “questo è grosso!” esclamo. Consapevole della mole del mio avversario ferro con grande forza e la penetrazione degli ami DG coating di black cat si rivelerà ottimale.
Finalmente mi si presenta la possibilità di testare con un grosso pesce la canna marchiata Black Cat, per la precisione la “The Cat”.

Il pesce tenta subito una fuga, ma riesco a gestirla molto bene ed è sorprendente come la canna pur essendo piegata a morte, riesca ad avere ancora così tanta riserva di potenza.
Portato il pesce sotto sponda l’attrezzatura fa ancora da protagonista bloccando con solidità le continue ripartenze del grosso pesce verso il centro del fiume.
E’ il momento del “glowing”, finalmente il pesce è stato domato e con molta cura ci prepariamo per misurarlo.
Il metro si ferma a 242 cm! Record personale e sicuramente uno dei siluri più grossi mai preso dalle mie parti.

CONSIDERAZIONI:
La “The Cat” canna marchiata Black Cat è una canna che si presenta molto bella esteticamente e rende subito l’idea di una canna solida e affidabile; ciò che sorprende è la sua flessibilità e maneggevolezza in combattimento, anche quando sembra sotto sforzo ha ancora molto da dare. Anche per questo la consiglio per i combattimenti con i grossi esemplari.
I materiali usati per costruire questo “piccolo gioiello” sono di prima scelta e ci si rende conto di questo soltanto guardandola, gli anelli sono molto robusti ed è adatta al uso di mulinelli con bobina fissa o rotanti.
Personalmente credo che sia una delle migliori canne uscite dalla casa tedesca, capace di conciliare forza, sensibilità e perché no… anche estetica! Come si suol dire… “anche l’occhio vuole la sua parte!”.
La pesca notturna al siluro con le esche poste a distanza, rimane per me sempre ricca di un fascino incredibile, sentire l’avvisatore che impazzisce e non sapere cosa c’è dall’altro lato (o meglio quali sono le sue dimensioni) è qualcosa che mi da una scossa ogni volta