
L’inverno, si sa, non è la stagione più proficua per la pesca a spinning…quando le temperature scendono, i pesci predatori tendono a rallentare il loro metabolismo, arrivando a passare anche intere settimane senza alimentarsi. È proprio in questo periodo che mi piace dedicare qualche uscita alla ricerca di uno dei miei pesci preferiti, il persico reale.
La sua grande aggressività è una delle caratteristiche che ci permette di insidiarlo anche nella stagione fredda, a patto di saper dove, come e quando cercarlo.
Il persico reale è un pesce tendenzialmente di branco, anche se non è raro trovarne di solitari specialmente quando raggiungono taglie importanti, molto vorace e aggressivo. Lo possiamo trovare nelle zone a corrente lenta dei fiumi, nei canali di irrigazione, nei navigli e nei laghi, spot quest’ultimo in cui raggiungono taglie davvero interessanti. È un pesce che non ama le acque correnti e gli spazi aperti e che tende solitamente a stazionare in prossimità di ostacoli, nella vegetazione o a ridosso dei gradini sui cambi di profondità dove si apposta in attesa della preda.

Sono molteplici i fattori da tenere in considerazione quando cerchiamo di insidiare questo predatore, in primis la temperatura dell’acqua… se ci troviamo a pescare in canali, fossi o navigli con 1 o 2 metri d’acqua, le maggiori probabilità di riuscita le avremo andando a pescare nelle ore calde, momento in cui la minutaglia si mette in attività ed il persico di conseguenza va in caccia. In questo caso l’utilizzo di jerk bait, piccoli minnow o cucchiaini rotanti, potrebbe rivelarsi una buona scelta, anche se l’esca principe resta la gomma nelle più disparate forme, misure ed inneschi.
Discorso differente se lo dovessimo pescare nei laghi, specialmente nei grandi laghi del nord Italia…in questo caso conterà tantissimo sapere dove cercarlo.
Nella stagione invernale la temperatura dell’aria, prossima se non inferiore allo 0, fa si che l’acqua inizi a raffreddarsi in superficie….avremo quindi una temperatura decisamente più alta negli strati sottostanti ed è proprio qui, se non addirittura sul fondo, che dobbiamo cercarlo se vogliamo avere qualche possibilità di cattura.

L’esca che reputo indispensabile per queste situazioni è il BLACK MINNOW di FIIISH che grazie alle sue infinite varianti di colori, misure e teste, riesce a coprire ogni situazione di pesca.
La misura 1 da 7 centimetri è l’ideale per imitare il foraggio composto solitamente da piccole scardole, alborelle, e altra minutaglia, tipico dei canali di pianura e dei vari navigli e acque minori.
Pescando in lago, invece, il giusto compromesso l’ho trovato con la misura 2 da 9 centimetri abbinato a testa deep per restare bene a contatto col fondo e per sondare bene gli scalini adottando un recupero a dente di sega, oppure fatto saltellare sul fondo nei pressi di alberi sommersi o a ridosso di strutture.
Qualche consiglio…
Nel caso in cui doveste andare a cercare il persico in laghi profondi, recuperate piuttosto lentamente il pesce una volta allamato onde evitare di arrecargli problemi alla vescica natatoria che lo porterebbero ad una morte certa una volta liberato.
Inoltre, se nelle acque che frequentate è presente il luccio, potreste anche valutare l’ipotesi di un finale in acciaio, dato che le possibilità di incocciarne uno sono abbastanza alte….esistono in commercio cavetti annodabili, solitamente usati per la pesca a streamer, che sono estremamente morbidi e non vanno a modificare il movimento delle vostre esche.
Ora non vi resta che prendere la vostra canna, una manciata di BLACK MINNOW e partire alla ricerca di questo fantastico pesce, che vi farà divertire con i suoi attacchi frenetici e la sua grande combattività.
Mi raccomando… SEMPRE CATCH&RELEASE.