
Il giorno dell’apertura della trota nei torrenti è sempre qualcosa di mistico ed emozionante! Non tanto per la giornata di pesca in sé ma per l’attesa e la preparazione che ci sono dietro..
Ormai da un paio d’anni la vivo come un riavvicinarmi alla natura, cercando di capire i cambiamenti dell’ambiente e di conseguenza come approcciarmi al fiume. Per questo non ho bisogno di svegliarmi all’alba per arrivare prima degli altri!
Non ho più voglia di vedere cartelli con scritto “posto prenotato” o pescatori litigare per una buca che poi si trovano al bar a contare le iridee nel sacchetto.
Quindi sveglia alle 9.00 per partire alle 10.00 in tutta calma con la ragazza! L’idea era quella di mangiare qualcosa di veloce per mezzogiorno e poi farci un giro nel torrente.
11.15 siamo al lago e già sto meglio!
Mi sembra di tornare a respirare!
Poco dopo mi trovo con un amico per fargli vedere la canna (Tenryu RAYZ 65ML) che mi accompagnerà per la stagione 2019 e qualche novità di casa Smith!
Dopo qualche chiacchiera mi dice “dai andiamo a provarla in torrente, l’acqua è bassa, non servono gli stivali e stamattina nella buca hanno preso due iridee, magari qualcosa è rimasto!”
Non troppo convinto monto tutto e porto dietro una scatoletta con dentro qualche novità.
Quando mi avvicino al torrente mi accorgo che l’acqua è veramente bassa e la buca della scorsa stagione è diventata una pozza con 50cm di acqua.
Monto il DS-Line e prima di fare il primo lancio guardo l’orologio.. Segna le 12.34, non proprio il momento più usuale per fare il primo lancio del 2019 in torrente
Lancio dall’altra parte della buca e dopo tre giri di manovella sento una botta molto forte.
Vedo un bagliore argento partire e subito penso a un’iridea scampata alla mattanza!
Recupero abbastanza scoraggiato ma sento che tira più del solito e appena il pesce è a un metro da me vedo che è strano, ha qualche macchia sul fianco e riparte con una forza incredibile puntando ai massi più grossi della buca. Pescando con trecciato e spoon con amo singolo senza ardiglione non ho forzato il recupero e in questo mi ha aiutato molto la canna che ha accompagnato dolcemente le sfuriate del pesce senza il minimo problema. Le sensazioni in pesca erano ottime ed ero tranquillo che l’avrei portata a riva!

La RAYZ è LA canna da NATIVE.. Non ho mai avuto una sensazione di tranquillità come con questa canna!
Dopo un paio di minuti il pesce è a guadino e non posso credere a cosa ho davanti!
Una lacustre da circa 50cm con qualche segno dovuto molto probabilmente dalla risalita o sfregamento per la frega. So che la trota lacustre non è una specie riconosciuta ma sicuramente è un pesce che era in lago da anni!
Una trota di una bellezza incredibile, tutta muscoli e con una mascella più pronunciata della mandibola.
Ancora non ci credo!
Qualche foto di rito (anche perché difficilmente mi ricapiterà un pesce del genere in torrente ) e il pesce è tornato in acqua.
La velocità e la forza con cui è partita mi ha fatto davvero capire tutta la potenza di questo pesce e il perché delle leggende che si raccontano sul “fantasma del lago”.
Rimasti entrambi increduli dell’accaduto, decidiamo di andare a mangiare! Testare meglio l’attrezzatura in quel torrente è praticamente impossibile.
Finito il pranzo metto gli stivali e faccio un giretto in torrente ma senza
nemmeno prendere l’attrezzatura.
Avevo bisogno di godermi ancora quel fantasma.. che per una volta sono riuscito
a tenere tra le mani.. nella maniera meno cercata in assoluto.. Ma come direbbe
il buon Pozzetto: “il fantasma quando arriva, arriva!”