
Il clonk è una delle tecniche più emozionanti per la pesca al siluro.
Attraverso l’uso di un attrezzo (che generalmente è in legno o carbonio) emetteremo un suono; così da stimolare la curiosità del pesce e spingerlo in superficie, dove faremo trovare lì pronta la nostra esca pronta per essere mangiata.
Come usare il clonk, entriamo nei dettagli:
–Natante o belly boat: indispensabile, poiché sarebbe impossibile recarsi al centro del fiume e fare derive nei posti desiderati.
-Ecoscandaglio: fondamentale è anche l’uso di questo attrezzo, ci consente di avvistare e richiamare i siluri.

-Canna e Mulinello: qui si apre un mondo, nel senso che ognuno è libero di scegliere ciò che più gli piace o meglio si adatta al proprio stile di pesca. Mulinelli a bobina fissa o rotante, canna con anelli o in-line.
Personalmente pesco con canne ad anelli (come la Wild Cat’z Vertical), anche se riconosco che l’uso delle in-line sia a volte più comodo. Uso un mulinello a bobina rotante che mi consente di gestire meglio il combattimento del pesce dal gommone o barca; oltre a spostare la forza sul fusto e non sugli anelli. Ovviamente la canna dovrà essere corta, anche sotto i 2 metri, ciò ci consentirà di avere meno ingombro sulla barca.

Come usare il clonk l’azione di pesca:
Una volta trovato il punto dove risiedono i siluri, ci lasciamo trasportare dalla corrente battendo il clonk sull’acqua più volte e attendiamo che il pesce si stacchi dal fondo per venire a controllare la nostra esca e disegni sul nostro ecoscandaglio “l’arco” tanto desiderato.
Spesso però l’attacco non è fulmineo e i siluro una volta arrivato all’esca deciderà di tornare sul fondo; qui sta a noi richiamarlo nuovamente battendo una sola volta il clonk sull’acqua.
Vorrei fare un piccolo appunto sull’esca: va bene viva, manovrando un’esca morta o una gomma.
Visto e considerato che in quasi tutte le regioni d’Italia l’uso del vivo è vietato, corre in nostro aiuto un attrezzo chiamato “teaser”, che provoca forti vibrazioni incuriosendo il predatore, generalmente utilizzato con grossi vermi, che facendolo muovere su e giù diventa ancora più adescante.

CONCLUSIONI:
Il clonk è forse la tecnica dinamica più bella e affascinante, purtroppo né è stato fatto un uso smodato in passato e i grossi siluri difficilmente riescono a cascare nel tranello, possiamo dire infatti che le catture purtroppo sono molto spesso di media taglia; ma non è detto che qualche vecchio del fiume non possa cascarci.
Se conoscete un posto dove non è mai stato usato il clonk sappiate che è una tecnica micidiale, capace di rendere catture multiple in pochissimo tempo.
Il consiglio che posso darvi è di non usare il clonk in quella zona per più di una volta al mese, il risultato sennò sarà la riduzione esponenziale delle catture in pochissimo tempo. Prossimamente in un altro articolo spiegherò, per chi si vuole avvicinare a questa tecnica, l’uso corretto del clonk, come individuare lo spot giusto e qualche altro piccolo segreto!